“Impegni specifici? Quando li prenderemo ve li divulgheremo tempestivamente e vi terremo in considerazione”.
Ha concluso così il suo intervento il presidente della provincia Francesco De Nisi, ospite d’eccezione dell’incontro organizzato da Raffaele Di Bella, primo dei non eletti alle scorse provinciali con la lista “Partecipazione Democratica”, e dal gruppo dei suoi sostenitori, nei locali dell’ex scuola media di Brattirò. Chi pensava di strappare una promessa concreta dalla bocca del presidente si sbagliava.
L’incontro, il cui tema principale è stato “Drapia: risorse, territorio, futuro”, aveva come scopo quello di avanzare delle richieste all’Amministrazione provinciale circa le realtà critiche e le manchevolezze del territorio. L’idea di invitare il presidente in un dibattito pubblico e discutere di tali problematiche era venuta fuori dopo un incontro, una decina di giorni fa, tra Di Bella ed una parte dei suoi sostenitori. Quest’ultimi avevano preparato una vera e propria lista, dettagliata e corposa, su quelli che, a loro detta, sarebbero i principali problemi della zona. “Questo incontro vuole mettere in risalto – ha esordito Di Bella – le problematiche accumulate nel territorio negli anni e che, a volte, non sono state affrontate”. E’ stato lo stesso Di Bella, in veste di moderatore-relatore, a illustrare e commentare, tramite dettagliate e precise slide, le richieste rivolte al presidente.
Queste sono state raggruppate in quattro categorie, a seconda del tipo di “impatto” sul territorio di Drapia (locale; ambientale sul comprensorio; socio-culturale; di attenzione e supporto per le associazioni). “Le nostre leve di azione su tali problemi sono quelle riconducibili ad una buona amministrazione. L’assenza di un consigliere provinciale di Drapia ci induce a contare solo sulla vostra amicizia” – ha concluso Di Bella, con un briciolo di rammarico. Subito dopo è intervenuto il sindaco Aurelio Rombolà per un breve saluto, pacato, ma leggermente polemico: “le cose dette da Di Bella sono condivisibili – ha affermato il sindaco -. Solo che se prima di stilare questa lista fosse venuto al Comune, avrei potuto metterlo al corrente che alcune di queste cose le stiamo affrontando”. Non è voluto mancare al tavolo dei relatori Michele Mirabello, Assessore provinciale alla Cultura, mentre Bruno Censore, Consigliere regionale, a causa di impegni importanti, non è riuscito a garantire la sua presenza. ”E’ un doppio piacere per me perché incontro tanti amici e perché sono originario di Drapia –ha affermato Mirabello-.
Questa zona vive di identità propria, non vive più della luce riflessa di Tropea e Capo Vaticano. Qui ci sono idee ed imprenditoria capace, specie nella ristorazione.” Secondo il giovane neo-Assessore provinciale, “i problemi comunque ci sono”, anche se l’amministrazione “ si è comportata bene.” Collegandosi poi a Di Bella, che aveva accennato alla mancanza di un portavoce del territorio all’interno del Consiglio provinciale, ha concluso: “ il problema della rappresentanza non me lo porrei. Se può bastare mi faccio portavoce io di questo territorio”. Dopo Mirabello hanno preso la parola alcuni presenti per delle interessanti considerazioni. Giuseppe Mollo, ex sindaco del comune e figura di spicco della politica locale, ha posto l’accento sulla necessità di conoscere bene le problematiche del territorio e sul significato di una simile riunione in un momento politico particolare.
Cecilia Simonelli, candidata alle scorse provinciali, ha avuto il merito di spostare l’attenzione sul futuro del territorio e sui nostri giovani. In particolare, sulla necessità di difendere le scuole del comune che, dopo la recente riforma, rischieranno seriamente la chiusura. Sulla sua stessa linea il brevissimo intervento dell’ing. Michele Locane.
E’, infine, arrivato l’atteso momento di De Nisi. Prima di entrare nel tema specifico della serata, il presidente ha fatto alcune osservazioni sulla necessità, ad ogni livello, di trovare spirito unitario e costruttivo, perché “le esigenze pongono necessità di ragionare in modo concorde. Una delle differenze tra nord e sud – ha spiegato- è proprio questa: se ci sono problemi seri del territorio li si trovano tutti sulla stessa onda per il bene comune.
Ad esempio, i gruppi PD in Lombardia non sono a priori contro il federalismo perché lo ha proposto la Lega. Qui in Calabria, invece, siamo sempre l’uno contro l’altro. Solo perché lo propone una parte, per l’altra è da buttare”. Parlando più specificatamente di Drapia, De Nisi ha sottolineato come sia “uno dei centri con più possibilità di sviluppo e potenzialità straordinarie. Si è detto convinto che “lo sviluppo turistico futuro è nell’immediato entroterra, ma dovete essere bravi a programmarlo nel vostro Piano Strutturale. Noi, come amministrazione provinciale -ha aggiunto- vi saremo vicini. Cercheremo di fare il massimo.” Non si è voluto sbilanciare circa le infrastrutture da migliorare nel comune, ma ha accennato a qualcosa di concreto per mettere a posto il campo di S. Angelo (una delle poche strutture in provincia dotate della pista di atletica leggera), e sviluppare la variante di Caria.
“De Nisi, nonostante il momento delicatissimo collegato alla raccolta dei rifiuti nella provincia, ha voluto rimarcare come la sua Amministrazione si stia sforzando di pensare, non solo alla viabilità, ma anche ai trasporti pubblici locali, perché “il turismo è anche facilità di comunicazione”. Quanto a promesse concrete, nessuna certezza. Neppure quando Di Bella lo ha ulteriormente sollecitato. Ai promotori dell’incontro, cui va dato il merito di aver organizzato un dibattito democratico aperto al pubblico, non resta che vagliare altre vie, più coraggiose e propositive, per rilanciare con convinzione lo sviluppo del territorio.
Mario Vallone